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CONCILIAZIONE
FAMIGLIA E LAVORO

La nostra cooperativa per una strategia di “conciliazione” tra famiglia e lavoro
La nostra è una cooperativa fatta di donne e, come dice il nome, sta dalla parte delle donne che diventano mamme. La gioia della maternità e tutte le emozioni che noi educatrici abbiamo vissuto profondamente si rinnovano ogni volta che capita l’occasione di vedere un fiocco azzurro o rosa spiccare sulla porta di una casa.

Il pensiero corre…”è nato un bambino…è nata una bambina…wow! Quanti ricordi! Il profumo di talco e biscotti del neonato, l’orgoglio di passeggiare con la carrozzina! Wow!
Certo, da mamme sappiamo che la nostra vita è cambiata per sempre, e in meglio, dal momento che abbiamo saputo che sarebbe arrivato un bebè, e poi quanta gioia e tenerezza nell’abbracciare quel fagottino roseo! Per non parlare della soddisfazione di vedere tutti i progressi accompagnandolo nella sua crescita. Cosa sono mai le notti insonni di fronte il miracolo della vita? Sappiamo che basta un sorriso del nostro piccolo tesoro e tutto viene cancellato.
Ma nella nostra concretezza di donne sappiamo che una nascita si accompagna anche a qualche preoccupazione, perché spesso una donna che diventa mamma è anche costretta a fare una scelta: famiglia o lavoro?
Noi ci siamo passate e abbiamo vissuto sulla nostra pelle tutto il conflitto della scelta, arrivando a scegliere la famiglia ma con la grande frustrazione di dover lasciare un lavoro che per orari e organizzazione non ci permetteva di occuparci dei figli come era necessario.
Fortunatamente nel corso degli anni, la nostra società si è inventata l’espressione “conciliazione famiglia-lavoro” per riconoscere che nella vita delle persone, donne e uomini, la famiglia e il lavoro sono due valori entrambi fondamentali e non contrapposti, per il benessere dell’individuo uno non può dominare o escludere l’altro, ed è doverosa, quindi, l’armonizzazione tra il tempo dedicato al lavoro e il tempo per la vita in famiglia.

Con il termine “conciliazione famiglia-lavoro” oggi intendiamo, quindi, l’introduzione di sistemi che rendono compatibili le esigenze del contesto lavorativo e della famiglia, consentendo a ciascuno di vivere al meglio i molteplici ruoli giocati all’ interno di una società complessa. Si tratta di politiche che interessano gli uomini, le donne e il mondo del lavoro, toccano la sfera privata ma anche quella pubblica, politica e sociale, e hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all’interno della coppia, sull’organizzazione del lavoro e dei tempi della città, nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico.

La nostra cooperativa propone una sezione dedicata a questo tema, per introdurci a comprendere quali possono essere queste strategie a disposizione delle donne e degli uomini nelle organizzazioni lavorative. L’obiettivo finale (facciamo spoiler!) è arrivare a comprendere che non si tratta in realtà di conciliare forze opposte e interessi tra loro contrastanti, ma in realtà armonizzare in modo equilibrato le sfere importanti della vita! Il risultato che otteniamo è a vantaggio di tutti, lavoratori e imprese…
Continuate a seguirci.
Elisa R.

LA VITA TRA FAMIGLIA E LAVORO

Dunque, parlando di “conciliazione famiglia-lavoro”, possiamo immaginare una linea continua in cui ai due poli opposti di spingono due forze di pari valore: la famiglia e il lavoro…e in mezzo?
Il terzo protagonista della faccenda, mai citato ma fondamentale, è il fattore TEMPO.

L’arrivo di un bebè catapulta la famiglia in una nuova dimensione dove il tempo è dettato da nuovi ritmi sempre sintonizzati sui bisogni del piccoletto. Senz’altro si dilata il “tempo famiglia”, almeno nei primi mesi, ma la vita scorre con i suoi ritmi e presto chiama i neo genitori, e in particolare la mamma, a far spazio anche alle altre dimensioni che costruiscono il suo equilibrio personale: il ruolo professionale e il tempo per sé e le relazioni amicali.
Una donna non dovrebbe essere costretta a scegliere tra famiglia e lavoro.
Ma cosa fare?

La parola chiave è ORGANIZZAZIONE, sia nella vita familiare sia al lavoro. Andiamo per passi. Oggi guardiamo la situazione dalla parte delle donne. Nella sua giornata full una mamma riesce a farci stare tutti gli impegni sapendo muoversi con grande senso di organizzazione.
Bisogna essere consapevoli delle proprie capacità strategiche!
In effetti, diventare genitori è una esperienza che contribuisce a scoprire le proprie potenzialità e far emergere nuove competenze.
Per esempio: la capacità di pianificare (andare al lavoro, telefonare al pediatra, passare per la farmacia, fare la spesa e qualche piccola commissione e magari ricavarsi un caffè in compagnia…tutto nello stesso giorno! WOW).

Poi non è da meno il problem solving (il piccoletto o la piccoletta ha due linee di febbre? Non può frequentare il nido? No problem! C’è un piano B! Ti chiede di costruire la sorpresina trovata nel mitico ovetto di cioccolato? Ecco che vengono chiamate a raccolta impensabili capacità ingegneristiche…non si può infrangere il mito dei un papà eroe agli occhi del bimbo! ).

E vogliamo parlare della resistenza fisica? Non si è chiuso occhio tutta la notte ma la mattina si è sempre operativi e produttivi, basta una smorfietta del piccolo insonne ed ecco che subito si recupera energia e la fiducia rigenerativa che la notte successiva andrà meglio.

Ma l’aspetto più significativo è la capacità di ottimizzare il tempo: sul lavoro non c’è tempo da perdere e gli obiettivi della giornata vanno centrati entro l’orario d’ufficio. Ogni momento in più al lavoro è un momento sottratto alla propria famiglia e a sé stessi.

A questo punto sorge una domanda.
Nel contesto lavorativo quanti sono consapevoli del valore della genitorialità? E come si concretizza l’organizzazione nel lavoro?
Continuate a seguirci per scoprire un mondo di opportunità.

Elisa R.